Teatro

'The Evening' di Richard Maxwell in esclusiva italiana all'Arena del Sole

'The Evening' di Richard Maxwell in esclusiva italiana all'Arena del Sole

Il 19 e 20 maggio al Teatro Arena del Sole andrà in scena, in esclusiva italiana, "The Evening" scritto e diretto da Richard Maxwell, uno dei più celebri autori sperimentali americani, direttore artistico della compagnia New York Players.

In esclusiva italiana, giovedì 19 e venerdì 20 maggio, sul palco dell’Arena del Sole andrà in scena The Evening, scritto e diretto da Richard Maxwell, drammaturgo e regista noto per il suo lavoro coerente e minimalista. Lo spettacolo è in lingua inglese con sovratitoli in italiano; definito dal New York Times «il più grande autore sperimentale americano della sua generazione», mentre il New Yorker lo descrive come «uno dei registi più potenti in circolazione, un artista impegnato a farci vedere il mondo per quello che è», Maxwell è direttore artistico della compagnia New York City Players.

Permeato di un forte senso dell’ironia, The Evening è ispirato liberamente a Inferno di Dante ed è parte di un trittico dedicato alla Divina Commedia. Lo spettacolo è di fatto la storia di un viaggio verso la redenzione, ma non ci troviamo nella selva oscura di Dante bensì in un fatiscente bar del Minnesota in cui Beatrice (Cammisa Buerhaus) serve birra e progetta una fuga a Istanbul; con i due clienti (Jim Fletcher, Brian Mendes) - un cage fighter (lottatore da gabbia) sul viale del tramonto e il suo manager corrotto - che fanno a gara per possederla, forma un triangolo di desideri frustrati. In scena una band di musicisti - James Moore, Andie Springer, David Louis Zuckerman - contrappunta il succedersi delle azioni sceniche interpretando canzoni, la cui musica originale è stata composta dallo stesso Richard Maxwell.

Uno spettacolo tragico, sarcastico e sorprendente, la cui scrittura scenica è sospesa tra testo e musica. Maxwell ci guida oltre la realtà in un luogo remoto e inafferrabile, offrendoci una toccante rappresentazione della condizione umana messa a nudo. Maxwell ha lavorato a questo spettacolo durante il periodo di agonia che ha preceduto la scomparsa di suo padre. The Evening inizia con un prologo tratto dal diario che lo stesso Maxwell teneva durante gli ultimi giorni di vita del congiunto: “Ho continuato a cercare di scrivere, mentre mio padre stava morendo. Mentre scrivevo, mi sono sentito sempre più come se fossi io quello di cui scrivevo. In realtà, la sensazione era quella di essere non scritto e privo di forma”.

Il teatro di Richard Maxwell opera una creazione di linguaggio molto sottile, che Piersandra Di Matteo definisce frutto di «particolare talento nel sovresporre e fomentare la relazione teatrale realtà/finzione».
Composta da presenze sceniche ‘improprie’ – inclini a una mobilità essenziale, orchestrate tra silenzi, lingua ibrida e innesti musicali, collocate in una millimetrica alterazione tra testo e contesto – la dinamica teatrale che si sprigiona offre allo spettatore una concezione del palcoscenico come luogo che è allo stesso tempo il più reale e il più falso. Anche attraverso un rapporto con la musica che fa i conti senza remore con quella tradizione del teatro musicale americano da cui tutto l’occidente è affascinato, la scena sviluppa una temperatura cruda, dove una promessa di affezione non mantenuta apre il vero varco allo spettatore. 
Il teatro di Richard Maxwell è un’esperienza innovatrice per la consuetudine, anche quella sperimentale, della nostra cultura teatrale. 

Classe 1967, Richard Maxwell è un regista e drammaturgo che vive e lavora a New York. Ha ricevuto lo Spalding Gray Award 2014, assegnato da Performance Space 122, Andy Warhol Museum, On the Boards e Walker Art Center. Nel 2012 ha ottenuto il Doris Duke Performing Award e ha ricevuto un “Guggenheim Fellowship”, due OBIE Awards, un riconoscimento della Foundation for Contemporary Arts, ed è stato un artista ospite della Whitney Biennial. Tra i suoi recenti progetti, i lavori teatrali The Evening, Isolde, and Neutral Hero. Ha diretto Really di Jackie Sibblies Drury per for New York City Players (marzo 2016). Tra i prossimi progetti, The Evening (Part 2) e Samara, diretto da Sarah Benson con la musica di Steve Earle (2017).

Per info e dettagli leggi la SCHEDA DELLO SPETTACOLO